Spesso ricordata più per la sua personalità e il suo attivismo che per i suoi libri di successo, una delle figure più vivaci e discusse della sua generazione.

Mary Shelley è nata ed è vissuta nel sangue, e se è possibile usare una metafora squisitamente romantica, ha scritto con il sangue.

Perfino Horace Walpole si era arreso volontariamente agli incatesimi delle sorelle Berry tanto da definirle le sue “mogli gemelle”.

Prima degli Handbooks for Travellers di Murray e di Baedeker, sono i suoi diari di viaggio i veri precursori delle guide moderne.

Una vita intensa e una penna dalla grande forza provocatrice in grado di tenere testa perfino a Napoleone.

Ha perseguito le proprie passioni e sfidato le convenzioni sociali dimostrando che anche una donna poteva essere intellettualmente indipendente.

Una luce sociale che ha illuminato e adornato l'Inghilterra, e persino l'Europa, per mezzo secolo.

Una pittrice alla corte di Maria Antonietta che bramava visitare questa meravigliosa patria delle arti, l’Italia.

Una narrazione che oscilla continuamente tra la descrizione esteriore di quello vediamo e quella interiore di ciò che sentiamo.

Ha viaggiato dall’Europa alla Russia regalandoci descrizioni dettagliate e caratterizzate dalla sua pungente ironia.